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Zucca Gigante Siciliana (Lagenaria siceraria L.)

Zucca Gigante Siciliana (Lagenaria siceraria L.)

3,50 €Precio

15 Semi

Coltivazione: facile

Riproduzione semi: principiante

Semina: da aprile a giugno

  • Dettagli

    Zucca Gigante Siciliana (Lagenaria siceraria L.): straordinaria varietà di zucca lagenaria EDIBILE! Poche sono infatti le cultivar commestibili di questa specie, i cui frutti sono destinati perlopiù alla realizzazione di manufatti come la Bottiglia del Pellegrino, usata per trasportare liquidi, o la Peyote Cerimonial usata per consevare sostanze o ancora per essere trasformata in sonagli. La zucca gigante siciliana invece può essere consumata come zucchina quando ancora immatura, dai germogli si possono ricavare i tenerumi , il tipico piatto siciliano.
    La coltivazione è semplice, richiede poche  cure colturali e si adatta anche terreni poveri, se invece le condizioni sono ottimali vi regalerà zucche che arrivano fino ai 50 kg! La media comunque è di tutto rispetto, diffcilmente vedrete esemplari maturi sotto i 15 kg.
    Considerate un abbondante consumo di zucchine, diversamente a meno che non produciate manufatti vi ritroverete con qualche decina di enormi zucche per pianta, arrivano anche al metro di lunghezza per un diametro di circa 30 cm. 
    La pianta è fortemente macroterma, necessità di calore in tutte le sue fasi, dai 25°C ai 30°C per una corretta vegetativa. La maturazione completa dei frutti si ha in circa 100 giorni, ma per il consumo di tenerumi e zucchine ne bastano meno di 60. Non preoccupatevi se con  l'arrivo dei freddi la pianta si seccherà, mettete le zucche in un luogo riparato e ventilato e continueranno la maturazione, quando saranno secche apritele e raccoglietene i semi. Questi hanno un  tegumento molto coriaceo, questo fa si che si conservino bene ma che sia un poco ostici alla germinazione: potete grattare un la superfice per favorirla. 
    A temperatura ottimale (+22°C) germina in circa una settimana ma può impiegare fino a un mese.
    Non abbiamo notizie certe di questa cultivar, ha attraversato infatti più volte l'Atlantico arrivando a noi da contatti siciliani. Compare anche in altri siti statunitensi ma senza particolari notizie sulla provenienza.
    Attualmente siamo alla ricerca di ulteriori informazioni.

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