Ashwagandha (Withania somnifera)
15-20 semi
Semina: da marzo, in semenzaio caldo
Sesto: 80 cm tra le piante 1 mt tra le file
Dettagli
Ashwagandha (Withania somnifera L.): da qualche anno si sente molto parlare di questa pianta, o meglio delle sue radici, ridotte in polvere e vendute come integratore fitoterapico. In realtà viene usata nell'ayurveda (medicina tradizionale indiana) da qualche millennio.
Il nome scientifico della specie dipende dagli effetti dei principi attivi presenti nella pianta, in realtà è una solanacea del genere Physalis, lo stesso del Tomatillo e dell'Uchuva. Noterete infatti che le bacche, piccolissime, dalle quali si ricavano i semi, sono racchiuse in minuscoli calici dalla consistenza cartacea, proprio come le specie sopra citate.
L' Ashwagandha è facile da coltivare, si semina in marzo e produrrà le bacche in agosto. La pianta è perenne se non esposta al gelo. Se volete potete coltivarle anche in vaso e ritirarle in casa d'inverno, potrebbero defogliare sotto i 10 °C ma in primavera ricominceranno la crescita vegetativa.
La germinazione non è mai problematica, a patto che nel semenzaio ci siano almeno 18°C.
Potete metterla a dimora in pieno sole nei terreni a medio impasto, mentre in quelli sabbiosi preferite una collocazione a mezz' ombra.
Della pianta si usano le foglie e le radici: dopo aver raccolto le sementi potrete estirpare la pianta per essiccare, mondare dalla scorza e ridurre in polvere le radici. Sono profumate, e vedrete che quando le avrete in mano vi inviteranno al consumo, si avverte un legame atavico.
Non necessita di alcuna concimazione e ha un fabbisogno idrico ridotto.
Anche questa è una specie di alto interesse botanico, adatta a collezionisti e curiosi. La facilità di coltivazione la rende adatta anche ai principiantti dell'orto.